jueves, 24 de septiembre de 2009

Honduras nel dibattito generale delle Nazioni Unite

AIN - Con lo sguardo agli avvenimenti dell’Honduras, l’Assemblea delle Nazioni Unite sta sviluppando il suo dibattito generale annuale, con una maratona di quasi una settimana di discorsi sui più incisivi problemi internazionali.

La situazione in Honduras ha suscitato una forte dinamica, dovuta al ritorno del presidente costituzionale del paese, Manuel Zelaya, espulso dal potere e inviato a forza all’estero, lo scorso 28 giugno.

L’Assemblea della ONU, dopo quell’azione, aveva approvato una risoluzione di condanna per il colpo di Stato, esigendo la restituzione del potere al legittimo presidente e al suo governo.

Ora la crisi ha assunto nuove dimensioni con forti connotazioni internazionali, dato che Zelaya è ospite dell’ambasciata del Brasile, nella capitale Tegucigalpa e le forze militari, con la polizia assediano e minacciano la sede diplomatica.

Il problema è presente anche nei corridoi della ONU, e si sono sentite severe dichiarazioni dei presidenti Cristina Fernández ed Evo Morales, di Argentina e Bolivia, rispettivamente, e del ministro degli esteri cubano, Bruno Rodríguez, contro i golpisti honduregni.

Nella sede della ONU sono in atto i lavori dell’Assemblea e sono state già emesse dichiarazioni a favore del ritorno di Zelaya alla presidenza e per esigere che si rispetti la vita del presidente costituzionale dell’Honduras.

È presente anche , Patricia Rodas, ministra degli Esteri di Zelaya, che ha chiesto ai igoverni degli altri paesi di rimandare i loro ambasciatori a Tegucigalpa, dato che tutti sono stati ritirati per protestare contro il colpo di Stato.

Sono già intervenuti i governanti di Brasile, Stati Uniti, Libia, Uruguay, Cile, Argentina, Colombia, El Salvador, Repubblica Dominicana e Nicaragua.

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